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Secchi, Àngelo.

Astronomo italiano. Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1833, fu al Collegio Romano nel 1835, ottenendo nel 1841 la cattedra di Fisica e Matematica al Collegio di Loreto. In occasione dell'allontanamento dei Gesuiti da Roma, visse in Inghilterra e negli Stati Uniti; tornato in Italia nel 1849, divenne direttore dell'osservatorio del Collegio Romano, che indirizzò verso l'astrofisica; lì rimase anche quando i Gesuiti furono allontanati dal Collegio nel 1870. Nel 1871 fondò la Società degli Spettroscopisti Italiani (odierna Società Astronomica Italiana). Nel corso della sua vasta attività, S. giunse a rintracciare i due frammenti della cometa di Biela (1832), fu tra i primi a fotografare la corona del Sole in eclissi e a ottenere immagini spettroscopiche del bordo del Sole e realizzò una classificazione sistematica delle stelle in base al loro spettro. Celebri sono i suoi lavori geodetici e geofisici. Tra le opere principali citiamo: L'unità delle forze fisiche (1864), Le recenti scoperte astronomiche (1868), Le soleil (1875-77), Le stelle (1877). Insieme a P. Tacchini fondò “Memorie della Società degli Spettroscopisti Italiani”, la prima rivista al mondo interamente dedicata all'astrofisica (Reggio Emilia 1818 - Roma 1878). ║ Disco di S.: dispositivo utilizzato per la determinazione della trasparenza delle acque marine costituito da un disco bianco che viene immerso in mare; la misura della profondità a cui il disco risulta ancora visibile, trasferita su una scala convenzionale di confronto, fornisce la misura della trasparenza delle acque.